L'epoca da rappresentare abbracciava gli ultimi 500 anni di storia e contemporaneità del subcontinente indiano. L'obiettivo era confezionare il ricco patrimonio culturale del paese in un'interpretazione scenografica, supportandolo in modo tematico e spaziale e disponendolo in modo comprensibile attraverso le 25 sale della Schallaburg. Vetrine, corpi illuminanti e hardware multimediali dovevano essere in gran parte “riciclati” da mostre precedenti.
Progettazione
Il vivace codice cromatico delle sale distingue l'India tradizionale (colorata) da quella europeizzata (cachi). La cartografia funge da elemento guida per i blocchi informativi, rispecchiando così la visione europea del paese. Scenografie, profumi, suoni e contributi cinematografici accompagnano il percorso espositivo come un continuum drammaturgico.
